Il 19 settembre è entrato in vigore il tanto atteso decreto legislativo 101, con la finalità di armonizzare il Regolamento Europeo (Gdpr o Rgpd 679/2016) sulla privacy.

CHE COSA CAMBIA NELL’ADEGUAMENTO PRIVACY ITALIANO

Ci sono parecchie novità. Eccone alcune:

  1. È stato modificato il codice privacy, in vigore con il Dlgs 196/2003, ormai abrogato, nelle parti incompatibili al Gdpr;
  2. È stata abbassata l’età del consenso per la società dell’informazione a 14 anni;
  3. Sono state introdotte sanzioni penali per alcuni gravi reati, riferiti al trattamento dei dati personali;
  4. È stato dato mandato al Garante di predisporre le linee guida per l’applicazione del Gdpr nelle Pmi e per il trattamento dei dati sanitari.
  5. Esiste la possibilità di pagare in forma ridotta le sanzioni comminate con il vecchio regime normativo.

SCARICA QUI IL TESTO COMPLETO DELL’ADEGUAMENTO GDPR ITALIANO.

 

CONCLUSIONI

Si evince, quindi, che il Gdpr è lungi dall’essere stato introdotto in forma definitiva.

Al contrario, c’è ancora molto da fare, anche se i passi fondamentali da compiere sono già piuttosto chiari, almeno per la maggior parte delle imprese.

 

Daniele Umberto Spano

 

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